La colazione presso è abbondante e ottima per iniziare a pedalare. Saluto Federico che sono sicuro mi sta seguendo sul blog e soprattutto lo ringrazio per la grande sensibilità e interesse dimostrato, mi sento di consigliare l'Hotel Monterosa se passate da queste parti.
Il viaggio riparte percorrendo la sponda est del lago d'Orta. Anche questa parte del lago a nord di Orta, pur presentando qualche vista e qualche accesso al lago in più è una continua sequenza di recinti e cancelli, la cosa più allucinante è che ogni tanto ci sono delle piccole terrazza magari anche con fiori ad ornamento, ma c'è una corda che le chiude, perché sono dei parcheggi, è assurdo che in riva al lago ci sia posto per le auto di privati e non vi sia possibilità per le persone di accedervi.
Arrivato a Villadossola faccio un piacevole incontro, un signore molto simpatico che mi racconta della chiesa di San Bartolomeo e delle bellezze naturali del luogo. La cosa che mi ha impressionato è la grande vitalità di questo uomo di 82 anni che ha dedicato la sua vita per ben 57 anni al soccorso alpino, una grandissima persona che ha fatto più di 400 interventi in montagna, mi sono emozionato e mi sono sentito onorato di averlo incontrato. È proprio vero che le passioni ti rendono più giovane e vitale.
Subito dopo Domodossola mentre sto per iniziare la salita la salita del sempione un altro incontro del destino, Robert un americano di Seattle, simpaticissimo, sta girando in Europa è partito da Ginevra ha fatto il Sempione, andrà verso Milano poi tornerà in Svizzera e andrà verso Monaco di Baviera per l'Octoberfest. Robert ha fatto molti viaggi in bici speriamo che abbia modo in futuro di raccontarli su cuboviaggiatore. Questi incontri sono tra le cose che amo di più del viaggiare in bicicletta, è una grande opportunità che la bicicletta offre è che è quasi impossibile usando altri mezzi, appena ci si incontra si avverte subito la gran voglia di scambiarsi i racconti, le impressioni e le emozioni del viaggio, le imprese passate e future. Grazie Robert e in bocca al lupo per il tuo viaggio. Safe journey! Speriamo di sentirci presto.
Il primo tratto è una strada ampia con spazio dalla striscia bianca e guardrail e pendenze limitate.
Purtroppo però questa goduria finisce, la strada inizia ad avere pendenze intorno al 7-8% e si infila in una valle molto stretta dove non riesce ad arrivare neanche il sole e poi inizia l'incubo delle gallerie e della striscia bianca attaccata ad un gradino che mi accompagneranno sino a Briga.
La cornice delle montagne è stupenda, ma il traffico, le gallerie, i lavori con quei maledetti birilli piazzati in centro rendono tutto più difficile, un pochino gli svizzeri mi hanno deluso mi sarei aspettato una strada più bike friendly.
Sulla destra un gradino che impediva la via di fuga laterale, anzi ad ogni minimo scarto si rischia la caduta, al centro i birilli spartitraffico messi per i lavori, risultato la strada diventa ancora più stretta e le auto (per fortuna oggi non ci sono camion) non riescono a sorpassare. Basterebbe rallentare un minimo e passare lentamente ma sappiamo purtroppo che sono tutti corridori che si infastidiscono alla sola presenza di una bicicletta sul proprio percorso. Un unica auto in tutta la giornata ha fatto un sorpasso decente (aveva targa francese).
Ad un certo punto la vista si apre e si torna a vedere il sole. Ma purtroppo inizia l'incubo dell'asfalto grattugiato, in sostanza sulla destra gradino, strada ristretta dai birilli centrali, asfalto grattugiato, birilli alche sulla destra a coprire tombini, quasi sempre mi trovo in galleria con un rumore rimbombante di auto e moto... giudicate voi... il Sempione dal punto di vista ciclistico non mi ha soddisfatto molto, una strada così poco bike friendly non me la sarei proprio aspettata. Non metterò mai più il sempione tra i miei percorsi.
Brig, cittadina carina, e se volete gustare una buona pizza e un ottima lasagna consiglio il ristorante pizzeria Matza (Alte Simplonstrasse 18, 3900 Brig, Switzerland).
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