Con grande piacere vorrei introdurre Alberto tra i contributori di Cuboviaggiatore. Alberto ha 43 anni ed ha iniziato a pedalare a 20 anni, prima in MTB, poi in bici da corsa gareggiando in circuito e a molte Gran Fondo italiane. Dal 2003 si è appassionato alle Randonnèe e nel 2007 ha portato a termine la Parigi-Brest-Parigi. In quello stesso periodo si è appassionato ai viaggi in bici di più giorni, non traendo più soddisfazione dalla gita di un giorno. Ha fatto nel 2004 l'andata e ritorno a Santiago de Compostela, Nel 2008 andata e ritorno a Lourdes. Ha effettuato anche due viaggi in Italia, uno in Toscana e un altro in Umbria. Nel giugno di quest'anno ha realizzato il suo sogno di raggiungere Capo Nord.
Dal Diario di viaggio di Alberto G.
Capo Nord mi ha da sempre affascinato, in parte per il mio interesse per i paesi del Nord Europa, in parte perché rappresenta una meta simbolica, geografica e quasi metafisica. Per me era un sogno, che ho potuto realizzare, vista anche la disponibilità del mio datore di lavoro a concedermi 4 settimane di vacanza. Una motivazione ulteriore e' che amo andare in bici, però ho sempre voglia di novità e la sfida che vivi in corsa o piu' semplicemente nelle uscite domenicali con gli amici per chi scollina prima al cavalcavia, non mi bastavano più. Adoro scoprire posti nuovi, mettere alla prova la mia capacità di adattamento e di vivere nuove emozioni.
L'attrezzatura del mio viaggio è stata determinata dalle mie passate esperienze, che si riduce ad avere una bici Scott CR1 da corsa senza alcun bagaglio, ma con uno zaino che mi porto a spalle x tutto il viaggio. Probabilmente non è la soluzione ideale, prossimamente mi attrezzerò diversamente, anche se non ho avuto problemi particolari.
Tutto ha avuto inizio nell'inizio del 2014, obiettivo Capo Nord, mi sono preparato organizzando indicativamente le tappe con l'ausilio di cartine, libri sui paesi scandinavi e internet. Mi sono
organizzato portandomi dietro tre cambi da ciclista versione estiva, con stampato un logo di mia creazione con tema questo viaggio, più' un paio di gambali, uno di manicotti, una maglia manica lunghe, un completo antipioggia, comprensivo di copricasco e copriscarpe. Inoltre tre cambi da "civile" tra cui un paio di pantaloni lunghi. I mezzi tecnologici di cui disponevo erano l'IPhone, il GarminEdge Touring Plus, una video camera Midland XTC ed una cartina cartacea della Scandinavia.
La partenza è stata il 21 di giugno alle 6 del mattino da Rivarolo Canavese, dove abito, in direzione Salassa, a pochi km, dove mi sono incontrato con l'amico Paolo che mi ha "tirato" per 85 km fino ad Aosta, al primo posto tappa-caffè. Da li ci siamo salutati ed ho iniziato la lunghissima e per me inedita salita del Gran San Bernardo.
Un poco oltre la metà, nell'abitato di Saint-Rhemy mi sono incontrato con l'amica
Roberta, che mi ha aiutato portandomi in auto fino al Colle, il mio pesante zaino, dandomi così un grande aiuto. Da Saint-Rhemy, rifocillato, su a salire al Colle, primo importante obiettivo di questo giro. Da li, una mezz'oretta per gustarmi il paesaggio, agevolato da una giornata splendente e via ad attraversare la prima frontiera, quella della Svizzera e giù' in discesa fino a Martigny. Mi fermo in un piccolo campeggio dove trascorrerò la prima notte in un bungalow.
In questa prima giornata ho percorso 201 km.
Bella giornata di sole, i primi chilometri molto panoramici e rilassanti costeggiando il lago Léman.
Si passa poi nel bel centro di Montreux. Da li il percorso si fa impegnativo, in salita, però sarà l'unica difficoltà altimetrica che troverò nel pio passaggio in Svizzera.
Mi stupisco del fatto che la via che porta fino a Friburgo non abbia salite, si tratta infatti di un altipiano pianeggiante, decido di fermarmi qui a Friburgo e fare sosta perché mi pare una bella cittadina da visitare nella serata.
Si esce dalla Svizzera e si entra in Francia
Giornata molto produttiva per il chilometraggio, percorso piatto, belle strade, poco traffico. Il Paesaggio è sempre molto appagante come in questa foto.
Ho attraversato alcune belle città come Berna e Basilea (in questa foto in una bella piazzetta).
A Basilea un negozio di bici sempre, a poco dal confine francese.
Ho voluto fermarmi una sera in territorio francese per seguire il percorso fra Stati come avevo stampato sulla maglia, stessa cosa farò successivamente fermandomi in Finlandia.
La quarta tappa mi porta ad attraversare il Reno ed entrare in Germania, dove attraverso tanti piccoli e caratteristici paesini dell'ovest tedesco, come Kippenheim.
E' una zona con molti campi, la strada scorre veloce sotto le ruote.
Le mie fermate sono dettate dall'ammirare chiese e stili architettonici tipici della zona. Mi fermo per la sera a Bietigheim, nei pressi di Stoccarda. In Germania e' meglio fermarsi in paesi più piccoli, son più caratteristici rispetto alle grandi città.
La giornata è caratterizzata da una lunga percorrenza nella foresta nera, su una ciclabile in gran parte asfaltata molto suggestiva. La prima foto e' all'uscita della foresta.
Il percorso è stato tutto su strade secondarie, fino alla cittadina di Darmstadt.
La sera l'ho passata girando per la città, dove si è svelta una corsa podistica serale.
La giornata odierna e' stata ben calda, attraversando tanti paesini nella zona di Francoforte.
Questa foto ricorda il passato contraddistinto dall'attività mineraria di questi luoghi.
Nel primissimo pomeriggio mi concedo un gelatone "Italia" in questa pittoresca piazzetta.
Nel pomeriggio me la son presa con più calma e mi son fermato in un bel posticino dove mangiare e dormire, con un'atmosfera molto familiare.
Alla fine la giornata non e' stata molto dura ciclisticamente, con 168 km e come ormai l'esperienza di viaggi mi ha insegnato, passati i primi 3/4 giorni, il fisico si abitua e lo sforzo si sopporta sempre meglio.
Aiuola fiorita lungo le strade di Germania |
Hoxter |
La bella cittadina di Bevern |
Zona boscosa di Grunenplan |
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