Arrivare al Rifugio Selleries d'inverno pedalando sulla neve è una delle cose che amo di più. Avevo già provato questa esperienza lo scorso anno, con molta più neve e sopratutto temperature più basse che rendevano la strada più facile.
Come lo scorso anno decido di partire da subito dopo il sanatorio Agnelli per evitare il tratto di asfalto con le gomme chiodate.
La partenza da Pra Catinat dove da lì in poi la strada è chiusa regala da subito l'emozione di attraversare il bosco di Larici e Pini silvestri.
Essendo le temperature purtroppo non molto rigide la neve dove più presente risulta essere morbida rendendo il terreno non facilmente pedalabile.
Incontro sulla mia strada il gatto del rifugio che sta tentando di battere la strada. sono costretto a passare a piedi la neve ai fianchi del gatto delle nevi è molto alta e grossi grumi.
Man mano che mi avvicino al rifugio in particolarmodo nei tratti in ombra la neve è ghiacciata e più facilmente percorribile con i pneumatici chiodati.
Diversamente dallo scorso anno fa molto più caldo e sono costretto a togliermi la giacca e a trovare una sistemazione di fortuna sul manubrio della bicicletta.
Inizio ad intravvedere il rifugio e l'Alpe del Selleries in lontananza.
Purtroppo non trovo nessuno a cui chiedere uno scatto, quest'anno la chiesetta la fotografo senza di me.
Siamo a febbrario e purtroppo il termometro del rifugio mi da conferma delle temperature non proprio di stagione.
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