Grazie mille Naoki-san per questa traduzione di KU-BO-BI-AJI-A-TO-RE anche se non combacia al 100%, ho trovato molto simpatica l'idea, è stato molto apprezzato.
Purtroppo la prima notte in Giappone il Jet-Lag non mi ha fatto dormire, allora ne ho approfittato per alzarmi presto e andare in giro per la città iniziando visitando il tempio di Nishi Honganji.
Sulla strada del ritorno verso l'albergo (Nagomi-Ryokan Yuu, su Booking.com), ormai quasi ora del check-out, ho visto questo simpatico negozio di biciclette chiamato Passione e ho iniziato a chiacchierare con il proprietario. Abbiamo iniziato ovviamente a parlare di biciclette e poi anche del sito Cuboviaggiatore, ho potuto constatare che Naoki-san fa questo mestiere con grande passione, ora capisco la ragione del nome del suo negozio, Passione. Rimango in contatto con Naoki-san su Facebook.
Che combinazione oggi era il quinto anniversario della apertura del suo negozio. Buona fortuna Naoki-san per il tuo negozio e il tuo futuro.
La bici a noleggio è leggermente più cara rispetto ad altre che ho visto in giro, ma è molto particolare come si può vedere, e non avendo mai provato questo tipo di bicicletta, perché no? Una folding bike ammortizzata e con uno stile, volendo paragonarla ad una automobile, da utilitaria cittadina con assetto sportivo. Esperienza interessante... anche se la catena era leggermente rumorosa penso a causa della moltiplica molto grande (per compensare la dimensione delle ruote ridotta).
Prima tappa al Shosei-en Garden vicino al tempio Higashi Honganji. Posto bellissimo un vero giardino stile Giapponese.
Se non fosse per la presenza di alcuni palazzi sullo sfondo sembrerebbe di essere lontano dalla città.
Questi ponticelli in legno su questi specchi d'acqua creano situazioni molto interessanti dal punto di vista fotografico.
La parte più interessante del mio tour ciclistico senza meta è senza dubbio questa zona del centro di Kyoto, qui è possibile assaporare meglio il local lifestyle pedalando in queste viuzze dal sapore antico, in parte pedonali e in parte con poco traffico. E' possibile anche incontrare donne in kimono molto fotografate dai passanti.
Pedalare in questa zona è molto piacevole anche per i piccoli canali che le conferiscono una atmosfera rilassante.Oggi purtroppo non abbiamo potuto visitare il palazzo reale perché era chiuso.
Pedalare lungo fiume offre scorci molto interessanti, in particolare le case sul lato opposto e la vita e i giochi che si svolgono sulle sue rive.
Un altro scorcio dei canali che si possono ammirare passeggiando per le vie di Kyoto è sicuramente uno degli aspetti più interessanti di questa città che regala una particolare atmosfera di relax.
Le biciclette si trovano ovunque (qui si pedala sul lato sinistro della strada) ma è possibile anche sui marciapiedi, nessuno ti dice nulla, sembra una cosa normalissima, la convivenza rispettosa tra pedoni e ciclisti ... hanno molto da insegnarci! Tutto ciò che riguarda le bici è estremamente tollerato.
Questi passaggi sui canali sono veramente caratteristici e non riuscivo a non fermarmi per ammirarli e per scattare qualche foto. Nessuno si spaventa se vede qualcuno in bici sui marciapiedi perché
sicuro che farà molta rispettosa attenzione. Io sostengo spesso che le
regole non servono, come anche il proliferare di piste ciclabili, ma serve di più una educazione al rispetto degli
altri ed in particolare agli utenti più deboli della strada pedoni e ciclisti.
Ogni tanto mi piace andare a scovare i negozi di bici all'estero per scoprire sempre nuove soluzioni rispetto ai nostri soliti standard italiani, spesso più votati alla competizione che alla funzionalità.
Il secondo Ryokan dove ho pernottato era veramente tradizionale (Kyomachiya Ryokan Sakura, Booking.com). Era leggermente più caro del primo, non posso dire però se peggiore o migliore, perchè nella stanza non c'era assolutamente nulla, giusto il pavimento, il soffitto e le pareti in legno. Molto rumoroso perchè si sentiva ogni minimo movimento proviente sia dal corridoio che dalle piano di sopra.
La stanza si affacciava su un piccolo cortiletto con un balconcino microscopico da quasi non riuscire neanche a camminare.
La porta di ingresso della stanza sera di legno sottilissimo, ogni tanto
si incastrava nell'aprirla e nel chiuderla. essendo così sottile tutti i
rumori del corridoio si sentivano come se fossero nella stanza e
sfortunatamente proprio di fronte c'era lo scaffale per il cambio delle
scarpe dove tutti si fermavano a chiacchierare.
Si intravede nel cortiletto la vasca dove è possibile fare il bagno, sfortunatamente non ho avuto abbastanza tempo per provare questa esperienza.
La cena con l'amico Italiano-Tedesco è stata veramente ottima. grazie a lui che mi ha svegliato ho evitato di saltarla completamente, ero infatti completamente crollato dalla stanchezza nella mia stanza alle otto di sera.
Curiosità: sono stato contattato dalla Hongwanji Buddhist Mission of Australia per utilizzare la foto del tempio Nishi Honganji nel loro sito web.
Non avrei mai immaginato quella mattina mezzo addormentato che questa
foto scaturisse un interesse così alto a livello internazionale, potete trovare qui la foto e la citazione.
Scarica qui il file GPX file del percorso 1 dal sito bikemap.net
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