Riprende la seconda parte del mitico Viaggio di Alberto verso Caponord. In questa seconda parte ripercorriamo la sua seconda settimana di viaggio verso il nord Europa. Riprendiamo da dove ci eravamo fermati a Grunenplan, sempre dal diario di viaggio di Alberto G, verso la Danimarca e poi la Svezia.
Dopo la solita abbondante colazione, si parte a spron battuto, per i 174 km odierni.
Il percorso ha attraversato piccoli paesi e molti boschetti, nei dintorni di Hannover. Molto bella e suggestiva una ciclabile nel mezzo della foresta, lunga parecchi km, vero paradiso per i ciclisti, un ricordo indelebile.
Non ha piovuto oggi, ma il tempo era nuvoloso e finalmente meno caldo.
Mi sono fermato ad Uelzen, una cittadina tranquilla con un bel centro storico.
Partenza da Uelzen vestito con il mio completo da pioggia. La pioggia è continua, ma mai troppo intensa, pedalare risulta piacevole.
Questa parte della Germania la trovo perfetta per il ciclista, oltre al rispetto degli automobilisti che non manca mai, percorro strade belle e ben tenute. In questa foto si può ammirare il fiume Elba. Da Uelzen cerco di arrivare al confine nord della Germania e mi fermo a Neumunster, dopo 194 km, c'era pioggia però le strade in pianura mi hanno agevolato.
Neumunster è una città decisamente a nord della Germania, con molti emigrati di tutte le etnie. Mi fermo per cena in una pizzeria italiana, dove scambio due chiacchiere finalmente in italiano con il proprietario Bernardo e la figlia di origine siciliana. E' sempre festa quando ci si incontra con altri italiani che ti fanno sentire il loro calore. E così questa è l'ultima notte in terra tedesca.
Nelle foto ci sono io in tenuta pioggia e una delle caratteristiche abitazioni della zona, nei dintorni di Amburgo.
Partenza da Neumunster,
30 giugno, ultimo giorno di giugno e ultimo in Germania. Strada
semplice, direzione nord, attraverso zone agricole si passa il confine a
Padborg e mi fermo ad Aabenraa, città sul mare, che vedo per la prima volta nel viaggio, finalmente, che mi permette di arrivare al primo paese scandinavo.Questa foto è di una mucca a pelo lungo (sarà per il rigido inverno?) ancora in Germania. Prima di uscire dallo stato tedesco, mi fermo ad acquistare un paio di camere d'aria visto che ho subito una foratura in mattinata.
Le due successive foto, sono del mare nel fiordo di Aabenraa, cittadina dove mi fermo e di cui le successive foto in Danimarca.
Scoprirò poi in tutti i paesi scandinavi, è difficile fare cena dopo le 9 di sera, le cucine dei ristoranti purtroppo chiudono molto presto nonostante le giornate siano lunghe e il sole e la luce ci sono sino a tardi.
La salvezza per la sopravvivenza è nei supermercati che restano aperti fino a tardi, dove nei reparti gastronomia hai la possibilità di comprarti un pasto, insalata, pasta fredda, etc.
Visto che alla fine delle giornate di pedalate dovevo fare la ricerca del posto in cui dormire, poi sistemarmi e fare una doccia, quello della cena da ora in avanti è stato spesso un problema, soprattutto perché dopo le pantagrueliche colazioni della mattina, di solito il pranzo si riduceva ad un panino o poco più'.
La giornata di oggi è contraddistinta purtroppo dal tempo piovigginoso e anche...
... dalla bellissima scoperta di una ciclabile che segue il percorso della strada principale che giunge a Copenaghen, molto larga, però a causa della pioggia e di una sorta di piccolo ghiaietto bianco che ricopriva questa ciclabile, ho dovuto sostituire ben tre camere d'aria a causa di forature.
Il percorso prevede l'abbandono della penisola dello Jutland per giungere all'isola di Fyn tramite un lungo ponte (prima foto) . Un'altra sorpresa è stato scoprire che la mia idea di Danimarca pianeggiante era errata. Di sicuro non ci sono salite dure, ma un continuo saliscendi per km e km, la fatica si fa sentire.
Dopo aver attraversato Odense mi dirigo e fermo a Nyborg sulla costa est dell'isola e li mi devo fermare visto che per giungere sull'isola dello Sjaelland (dove sorge Copenaghen), esiste un bel ponte che si può attraversare solo con treno o auto.
Quindi scelgo di fermarmi anche se è ancora presto ed ho fatto 154 km, ma cosi mi dedicherò a visitare la cittadina.
La mattina parto in bici alla volta della stazione di Nyborg, completamente automatizzata e con la macchina erogatrice del ticket di viaggio con indicazioni solo in danese...
Arrivo dopo 5 minuti a Korsor , mi metto gli scarpini da bici e via a pedalare verso Copenaghen. La prima foto è prese dal treno, attraversando lo Storebaelt, le due seguenti nel paesaggio della laguna intorno a Korsor .
Da Korsor in avanti si giunge velocemente all'altro capo dell'isola, a Copenaghen, e l'entrata in città è spettacolare, una metropoli a misura di bici!!
Dopo aver trovato alloggio e sistemato la bici sulla rastrelliera all'esterno dell'hotel nei pressi della stazione (qui non c'è preoccupazione alcuna).
Mi dedico alla visita della città che mi affaticherà più della giornata di pedalata. Potete vedere altre foto di Copenaghenqui.
Parto da Copenaghen col treno per raggiungere la costa svedese di Malmoe, attraverso il ponte dell'Oresund.
La foto è del biglietto relativo.
Questa foto ritrae la prima pizzeria che ho visto in Svezia e si chiama Torino, evocativo di casa...
Percorro la costa est da Halmstad a Göteborg.
Questa un altra foto lungo la via.
Vi aspetto su cuboviaggiatore per la terza parte del viaggio.
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