Immagino che i lettori di Cuboviaggiatore, che devo dire con piacere sono in aumento, fossero in trepidante attesa del quarto post del viaggio di Alberto a Capo Nord. Eccoli accontentati, si riprende il racconto della fantastica avventura di Alberto verso Nord direttamente dal suo diario di viaggio e finalmente potremmo seguirlo dopo il doppiaggio in bicicletta del mitico Circolo Polare Artico.
Finalmente si arriva al cuore della terra dei Sami (Lapponi, però loro non vogliono essere chiamati così perché è un termine spregiativo).
Se prima mi sentivo nella solitudine, non è niente a confronto di quello che ho trovato in quest'area: da un paesino all'altro ci sono fino a 50 km, quindi da adesso in poi dovrò seguire con scrupolo il piano di viaggio se non voglio rischiare di trovarmi in mezzo al nulla sia per mangiare che per dormire.
Giornata con sole splendente, sempre caldo e con grande emozione quando supero il Circolo Polare Artico (Najpapiri).
Una foto all'interno del ristorante dell'Albergo del ristorante dove mi fermo a dormire (Hotel Jokkmokk).
La mattina fila via liscia, pedalando col fastidio delle mosche e moscerini e tafani: più' vado a Nord e più diventano noiosi ed aggressivi.
(foto sono del paesaggio verso Lappeasuando)
Devo rinunciare al mio solito stop ogni due ore se non voglio essere mangiato vivo. Purtroppo debbo fermarmi prima del previsto poiché si scatena un temporale e mi fermo appena trovo un riparo.
(il caratteristico interno della sala da pranzo)
Peccato che però i titolari se ne vadano via verso le 19, cosicché rimango li senza possibilità di fare cena.
(una tenda Sami a beneficio dei turisti...)
Tenendo conto che il paese più vicino sarà a più di 20 km, piove ed io ho solo la bici, mi accontento di riposarmi in camera davanti alla TV.
Con la giornata di oggi salgo al confine della Svezia dove un'unica città è divisa con la Finlandia, da una parte si chiama Karesuando e attraversando un ponte diventa Kaaresuvanto.
Qui subisco un assalto senza precedenti da parte di mosche affamate per cui mi attrezzo con uno spray che userò di continuo.
Ristorante finlandese, dove il legno è il principale materiale da costruzione vista l'abbondanza in quelle terre. Così in Finlandia raggiungo il settimo Paese del mio viaggio.
Anche oggi non ho fatti molti km, ma ormai ho preso la decisione che rientrerò in aereo verso casa, quindi me la prendo con più calma anche perché arrivare a Capo Nord non sarà comunque una passeggiata.
Finalmente comincio ad avvistare renne, prima in recinti e poi allo stato brado.
Più avanti sarà consuetudine trovarle sulle strade.
La sera (anche se il sole c'e' sempre), Kautokeino è deserta, con dei colori bellissimi!
Sullo sfondo di questa foto si intravede il campanile della Chiesa di Kautokeino, caratterizzata da legno rosso costruita dall'architetto Finn Bryn nel 1965 per sostituire la vecchia chiesa del 1701 (una delle più vecchie) purtroppo bruciata dai tedeschi durante la seconda guerra mondiale.
Oggi il paesaggio cambia, perché verso Alta cominciano le montagne, bellissimo paesaggio, favoloso.
Alla sera mi reco presso un negozio di bici, dove mi tengono un cartone per il trasporto bici che mi servirà per imbarcare la mia Scott sull'aereo. La gente è sempre molto gentile, pronta ad offrirti il proprio aiuto.
Non perdetevi la quinta e ultima parte con l'arrivo di Alberto a Capo Nord.
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