Ieri mattina, dopo aver preparato tutti i bagagli di Papà Pozzati, ci siamo incamminati, dovevamo incontrare mamma Pina. Io in tenuta da viaggio e Lamberto in borghese, lui questa mattina lascia questa emozionante avventura. Io proseguo da solo per la Sicilia, era tutto programmato, ma intanto il mio morale ne risente.
Una bella colazione parlando del passato e del presente, della vita e del quotidiano, ci raggiunge Enzo, un po' di foto e poi i lunghi abbracci di saluto. Non voglio approfondire questi abbracci esprimendo il sentimento che sentivo dentro perché oggi sarà una giornata che affronterò da solo e non voglio intristirmi.
So solo che ho continuato a guardate lo specchietto del manubrio e non vedevo dietro di me Papà Pozzati, vi garantisco che è stata una bella botta.
Eccomi sul traghetto, riconosco da la la figura di Pippo, faccio il biglietto e mi imbarco. Il destino ha voluto che incontrai Pippo. Nel tratto Reggio - Villa, ho rotto un raggio della ruota anteriore, quella sosta forzata a fatto si che potessi salutare anche Pippo. A Messina incontrerò Fernanda.
Eccomi a Messina, sono ancora visibilmente emozionato, mi aspetta Fernanda, allungo la strada, faccio foto a una Messina straordinariamente bella.
E poi Fernanda, un lungo abbraccio, crollo nuovamente, ma oggi è così. Fernanda sempre lei Con la sua dolcezza, parliamo, una granita al caffè, grandi abbracci e poi però perché oggi non sono in grado di sostenere altre emozioni.
Per strada incontro Giovanni e con lui percorro un lungo tratto fino a Taormina. Bellissimo il territorio, mi fermo continuamente per fare scatti, speriamo rendano giustizia a quello che vedono gli occhi.
Ecco Giovanni, mi ha fatto da cicerone anticipando salite e scorci su cui fermarsi a fare foto.
Decido di fermarmi ai Giardini Naxsos, cerco un b&b per strada, un lava asciuga veloce da loro, per dare una ripulita alle divise, poi un giro in paese. Questa sera cena in camera con un po' di prodotti siciliani acquistati tra le vie di Naxsos.
Una bella colazione parlando del passato e del presente, della vita e del quotidiano, ci raggiunge Enzo, un po' di foto e poi i lunghi abbracci di saluto. Non voglio approfondire questi abbracci esprimendo il sentimento che sentivo dentro perché oggi sarà una giornata che affronterò da solo e non voglio intristirmi.
So solo che ho continuato a guardate lo specchietto del manubrio e non vedevo dietro di me Papà Pozzati, vi garantisco che è stata una bella botta.
Eccomi sul traghetto, riconosco da la la figura di Pippo, faccio il biglietto e mi imbarco. Il destino ha voluto che incontrai Pippo. Nel tratto Reggio - Villa, ho rotto un raggio della ruota anteriore, quella sosta forzata a fatto si che potessi salutare anche Pippo. A Messina incontrerò Fernanda.
Eccomi a Messina, sono ancora visibilmente emozionato, mi aspetta Fernanda, allungo la strada, faccio foto a una Messina straordinariamente bella.
E poi Fernanda, un lungo abbraccio, crollo nuovamente, ma oggi è così. Fernanda sempre lei Con la sua dolcezza, parliamo, una granita al caffè, grandi abbracci e poi però perché oggi non sono in grado di sostenere altre emozioni.
Per strada incontro Giovanni e con lui percorro un lungo tratto fino a Taormina. Bellissimo il territorio, mi fermo continuamente per fare scatti, speriamo rendano giustizia a quello che vedono gli occhi.
Ecco Giovanni, mi ha fatto da cicerone anticipando salite e scorci su cui fermarsi a fare foto.
Decido di fermarmi ai Giardini Naxsos, cerco un b&b per strada, un lava asciuga veloce da loro, per dare una ripulita alle divise, poi un giro in paese. Questa sera cena in camera con un po' di prodotti siciliani acquistati tra le vie di Naxsos.
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