I nostri cicloviaggiatori ci raccontano la tappa di oggi, caratterizzata dal forte vento di scirocco.
"Ciao a tutti, vi posto questa foto della partenza perché legata a due avvenimenti che simboleggiano gli incontri. Ieri a Ravenna ci siamo fermati per cambiare la batteria a al mio trasmettitore fascia cardiaca, pagato 6 euro, e scoperto pochi km dopo averlo indossato che la persona in questione con disonestà non ha effettuato la sostituzione pila. La sera a Fano, abbiamo pernottato nell'hotel Astoria, dopo la registrazione, abbiamo dato una brochure del viaggio, qualche domanda è poi tutto finisce lì. Questa mattina dopo aver fatto colazione ho chiesto il conto. Avevo già preparato il bancomat, ma mi è stato detto che il conto era pari a zero. La titolare oltre a questo gesto di solidarietà, ha interpellato la redazione del quotidiano locale il Corriere dell'Adriatico che pare scriverà un articolo sul nostro viaggio domani 19. Ecco due esempi di civiltà e solidarietà contrapposti. Grazie Chiara
Questa mattina dopo aver lasciato Fano; visto le difficoltà di tappa ci siamo messi a pedalare e tenere una buona andatura, naturalmente nella mia testa c'erano ancora le parole e il gesto della titolare dell'albergo signora Chiara. Entrare in Ancona è stato terribile, traffico buche strade ridotte a un colabrodo. Si decide cosi di tornare nella Statale 16.
Nel frattempo si è alzato un forte vento di scirocco. Abbiamo pedalato per circa 10 km, ad un bivio incontriamo due ciclisti, Ercole e Francesco. Credo siano stati colti da pena. Nella sofferenza però, ci hanno salutato ma poi hanno confabulato tra di loro e chiesto se potevano farci strada, con quel vento, siamo riusciti a recuperare un pò di strada.
Ci hanno lasciato dopo 15 km e vi assicuro che sono stati provvidenziali. Abbiamo pedalato dove si poteva, sulla Statale 16, e poi ciclabili fino a Porto D'Ascoli, da li un 30 km verso l'interno direzione Ascoli Piceno, tante soste forzate per il mio problemino che nel frattempo è diventato un problema serio. Ho pedalato quasi sempre in piedi sui pedali per limitare il dolore.
Arrivati ad Ascoli avevamo appuntamento con la Fam Massimi davanti al municipio, un occasione per visitare e vedere il centro di Ascoli; davvero molto bello con i suoi palazzi storici.
L'incontro con Gabriella e Rino, i genitori di Stefano, è stato emozionante così come tutti gli incontri di questo viaggio, hanno organizzato un incontro con il vice Sindaco proprio davanti al palazzo municipale, due parole e poi tutti davanti ad un gradito çappuccino caldo, anche se era l'ora era più indicata per aperitivo.
Dopo una breve visita alle città, siamo andati in albergo, doccia e poi a casa Massimi per la cena. Gabriella con le sue sorelle e amici ha preparato e fatto preparare squisitezze originali Ascolane.
C'erano tante persone si sono viste le foto di Stefano e le sue prime gare di bici, si parlato dei volontari, della casa Ugi, suor Palmina e tanto altro ancora. A fine serata e dopo avere scofanato tutto il ben di dio che c'era in tavola, sono dette due parole sull'UGI, sul nostro viaggio, poi Gabriella ha letto un pensiero dedicato a tutti i volontari che presto pubblicherò.
Dati di Viaggio
"Ciao a tutti, vi posto questa foto della partenza perché legata a due avvenimenti che simboleggiano gli incontri. Ieri a Ravenna ci siamo fermati per cambiare la batteria a al mio trasmettitore fascia cardiaca, pagato 6 euro, e scoperto pochi km dopo averlo indossato che la persona in questione con disonestà non ha effettuato la sostituzione pila. La sera a Fano, abbiamo pernottato nell'hotel Astoria, dopo la registrazione, abbiamo dato una brochure del viaggio, qualche domanda è poi tutto finisce lì. Questa mattina dopo aver fatto colazione ho chiesto il conto. Avevo già preparato il bancomat, ma mi è stato detto che il conto era pari a zero. La titolare oltre a questo gesto di solidarietà, ha interpellato la redazione del quotidiano locale il Corriere dell'Adriatico che pare scriverà un articolo sul nostro viaggio domani 19. Ecco due esempi di civiltà e solidarietà contrapposti. Grazie Chiara
Questa mattina dopo aver lasciato Fano; visto le difficoltà di tappa ci siamo messi a pedalare e tenere una buona andatura, naturalmente nella mia testa c'erano ancora le parole e il gesto della titolare dell'albergo signora Chiara. Entrare in Ancona è stato terribile, traffico buche strade ridotte a un colabrodo. Si decide cosi di tornare nella Statale 16.
Nel frattempo si è alzato un forte vento di scirocco. Abbiamo pedalato per circa 10 km, ad un bivio incontriamo due ciclisti, Ercole e Francesco. Credo siano stati colti da pena. Nella sofferenza però, ci hanno salutato ma poi hanno confabulato tra di loro e chiesto se potevano farci strada, con quel vento, siamo riusciti a recuperare un pò di strada.
Ci hanno lasciato dopo 15 km e vi assicuro che sono stati provvidenziali. Abbiamo pedalato dove si poteva, sulla Statale 16, e poi ciclabili fino a Porto D'Ascoli, da li un 30 km verso l'interno direzione Ascoli Piceno, tante soste forzate per il mio problemino che nel frattempo è diventato un problema serio. Ho pedalato quasi sempre in piedi sui pedali per limitare il dolore.
Arrivati ad Ascoli avevamo appuntamento con la Fam Massimi davanti al municipio, un occasione per visitare e vedere il centro di Ascoli; davvero molto bello con i suoi palazzi storici.
L'incontro con Gabriella e Rino, i genitori di Stefano, è stato emozionante così come tutti gli incontri di questo viaggio, hanno organizzato un incontro con il vice Sindaco proprio davanti al palazzo municipale, due parole e poi tutti davanti ad un gradito çappuccino caldo, anche se era l'ora era più indicata per aperitivo.
Dopo una breve visita alle città, siamo andati in albergo, doccia e poi a casa Massimi per la cena. Gabriella con le sue sorelle e amici ha preparato e fatto preparare squisitezze originali Ascolane.
C'erano tante persone si sono viste le foto di Stefano e le sue prime gare di bici, si parlato dei volontari, della casa Ugi, suor Palmina e tanto altro ancora. A fine serata e dopo avere scofanato tutto il ben di dio che c'era in tavola, sono dette due parole sull'UGI, sul nostro viaggio, poi Gabriella ha letto un pensiero dedicato a tutti i volontari che presto pubblicherò.
Forza ragazzi che saranno di più i generosi che i "finti sostitutori di pile"....buon proseguimento!
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