La giornata di oggi di Lorenzo e Albertino si preannuncia come sempre molto intensa. Lorenzo manda notizie già dal primo mattino, queste le sue parole:
"Partenza alle 7.30 con nuvole e vento e 9 gradi. I presupposti ci sono tutti, credo non manchi nulla, adesso 43 km per Mantova, la strada abbastanza pericolosa, assenza di ciclabili e tanti Camion. Si preannuncia una dura giornata, speriamo molli il vento.
Quando i nostri cicloviaggiatori arrivano a Mantova si concedono una piccola pausa.Qui di seguito il loro racconto della giornata.
"Siamo arrivati a Mantova in mattinata. Mantova è una cittadina che merita di essere visitata con più calma, tutta circondata dalle sue mura e con i laghi del fiume Mincio che la circondano.
Adesso una piccola pausa e poi si riparte anche se purtroppo abbiamo constatato che il vento tende ad aumentare.
Purtroppo il viaggio verso Comacchio risulterà essere tutto contro un vento terribile.
Da qui proveremo a prendere l'argine del Po così da viaggiare in sicurezza, molto traffico pesante e statale stretta.
Abbiamo superato Mantova direzione Ferrara, deciso di viaggiare sull'argine del Po più tranquilli che sulla strada statale che molto pericolosa. Sull'argine però il vento è ancora più forte, ma oggi va così, peccato perché con i km macinati ieri si poteva arrivare presto a Comacchio dove abbiamo tante persone e amici da vedere.
Comunque pedalare in sicurezza ti rilassa e ti permette di godere le meraviglie di questo paese Italia. Un territorio cui non manca nulla, ed è bellissimo il secondo argine di contenimento del Po.
Siamo in netto ritardo, sempre causato dal vento che non molla e aumenta km dopo km, seguendo indicazioni di una persona del posto, che ci ha consigliato di seguire per intero il margine sinistro del Po, abbiamo rischiato di arrivare a Porto Viro, con un conseguente aumento di circa 44 km.
Appena superati Ferrara, abbiamo chiesto informazioni ad un ciclista, che ci ha fatto tornare indietro e scortato fino sulla Statale di Comacchio togliendoci da un grande impiccio. Queste le foto con Carlo che è stato provvidenziale e dopo avergli parlato del nostro viaggio ci ha fatto compagnia ancora per qualche km. Grazie Carlo!
Avevo il sentore che a Comacchio si stava preparando una festa di benvenuto per il nostro arrivo.
Mai pensavo a tanto, ringraziare tutti ad uno ad uno mi riesce difficile perché non vorrei dimenticare nessuno tutto nasce da due ragazze meravigliose che seguono l'UGI da lontano, e che hanno messo in piedi un grande comitato di accoglienza, non vi dico l'emozione.
E' intervenuto anche il Sindaco con parte della giunta comunale e 2 giornalisti. l'AVIS ha messo in piedi un gazebo con merenda e bevande per tutti.
Ma la cosa più importante la gente, tanta gente che ha compreso e capito il messaggio. Tra queste la Mamma di Alex che seguo da lontano da più un anno, qui lo chiamano il guerriero, e la mamma è la "mamma coraggio".
Non ci hanno omaggiato delle chiavi della città, ma dei loro simboli. Una giornata nel complesso faticosa, dura, ma questa accoglienza ha dato un colpo di spugna a tutte le cose che non sono andate bene, adesso è tardi e domani ci aspettano altri 200 km.
Vi lascio inviandovi l'immagine della cena che ci è stata offerta da Fiorella e famiglia al ristorante al Cantina. Comacchio uno di quei posti dove bisogna tornare sia per la bella cittadina di Comacchio che per l'accoglienza della gente."
Dati di viaggio
"Partenza alle 7.30 con nuvole e vento e 9 gradi. I presupposti ci sono tutti, credo non manchi nulla, adesso 43 km per Mantova, la strada abbastanza pericolosa, assenza di ciclabili e tanti Camion. Si preannuncia una dura giornata, speriamo molli il vento.
Quando i nostri cicloviaggiatori arrivano a Mantova si concedono una piccola pausa.Qui di seguito il loro racconto della giornata.
"Siamo arrivati a Mantova in mattinata. Mantova è una cittadina che merita di essere visitata con più calma, tutta circondata dalle sue mura e con i laghi del fiume Mincio che la circondano.
Adesso una piccola pausa e poi si riparte anche se purtroppo abbiamo constatato che il vento tende ad aumentare.
Purtroppo il viaggio verso Comacchio risulterà essere tutto contro un vento terribile.
Da qui proveremo a prendere l'argine del Po così da viaggiare in sicurezza, molto traffico pesante e statale stretta.
Abbiamo superato Mantova direzione Ferrara, deciso di viaggiare sull'argine del Po più tranquilli che sulla strada statale che molto pericolosa. Sull'argine però il vento è ancora più forte, ma oggi va così, peccato perché con i km macinati ieri si poteva arrivare presto a Comacchio dove abbiamo tante persone e amici da vedere.
Comunque pedalare in sicurezza ti rilassa e ti permette di godere le meraviglie di questo paese Italia. Un territorio cui non manca nulla, ed è bellissimo il secondo argine di contenimento del Po.
Siamo in netto ritardo, sempre causato dal vento che non molla e aumenta km dopo km, seguendo indicazioni di una persona del posto, che ci ha consigliato di seguire per intero il margine sinistro del Po, abbiamo rischiato di arrivare a Porto Viro, con un conseguente aumento di circa 44 km.
Appena superati Ferrara, abbiamo chiesto informazioni ad un ciclista, che ci ha fatto tornare indietro e scortato fino sulla Statale di Comacchio togliendoci da un grande impiccio. Queste le foto con Carlo che è stato provvidenziale e dopo avergli parlato del nostro viaggio ci ha fatto compagnia ancora per qualche km. Grazie Carlo!
Avevo il sentore che a Comacchio si stava preparando una festa di benvenuto per il nostro arrivo.
Mai pensavo a tanto, ringraziare tutti ad uno ad uno mi riesce difficile perché non vorrei dimenticare nessuno tutto nasce da due ragazze meravigliose che seguono l'UGI da lontano, e che hanno messo in piedi un grande comitato di accoglienza, non vi dico l'emozione.
E' intervenuto anche il Sindaco con parte della giunta comunale e 2 giornalisti. l'AVIS ha messo in piedi un gazebo con merenda e bevande per tutti.
Ma la cosa più importante la gente, tanta gente che ha compreso e capito il messaggio. Tra queste la Mamma di Alex che seguo da lontano da più un anno, qui lo chiamano il guerriero, e la mamma è la "mamma coraggio".
Non ci hanno omaggiato delle chiavi della città, ma dei loro simboli. Una giornata nel complesso faticosa, dura, ma questa accoglienza ha dato un colpo di spugna a tutte le cose che non sono andate bene, adesso è tardi e domani ci aspettano altri 200 km.
Vi lascio inviandovi l'immagine della cena che ci è stata offerta da Fiorella e famiglia al ristorante al Cantina. Comacchio uno di quei posti dove bisogna tornare sia per la bella cittadina di Comacchio che per l'accoglienza della gente."
Bravi, resistere al vento è una ulteriore prova della vostra forza. Spero che anche le prossime tappe vi riservino l'accoglienza speciale che meritate e che il vento abbia capito che contro di voi non c'è nulla da fare!!! Forza ragazzi
RispondiEliminaChiedo scusa all'amica Fiorella ma il nome del ristorante è il Cantinon. Che credo meriti tante attenzioni per tutta una serie di motivi che lascio siate voi stessi ad appurare.
RispondiEliminaChiedo scusa all'amica Fiorella ma il nome del ristorante è il Cantinon. Che credo meriti tante attenzioni per tutta una serie di motivi che lascio siate voi stessi ad appurare.
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