20 Maggio 2016
La tappa di oggi è stata molto difficile per i nostri cicloviaggiatori che si trovano ad affrontare pioggia, freddo, traffico e foratura penso che per un cicloviaggiatore sia il peggio, di seguito il racconto di Lorenzo sulla tappa di oggi.
"Oggi è stata una tappa non documentabile, la pioggia battente e i 252 km da percorrere, ci hanno limitato tante pause, anche per mangiare solo merendine.
Oggi a Cubo saranno fischiate le orecchie, ma tanto sono un testone, mentre pedalo dico sempre che devo fare meno km, per non morire di stanchezza, per visitare i luoghi e conoscere il territorio. Ma tra un viaggio e l'altro si dimenticano le difficoltà, poi quando sono in ballo come nella tappa di ieri rifletto sui consigli di Cubo e mi do del paracarro. Ragazzi che fatica. Abbiamo iniziato a pedalare con l'intento di fare strade tranquille, ma qui è impossibile, auto, TIRe buche incredibili.
Una tappa davvero difficile, la strada saliva e davanti a noi si prospettava una tempesta perfetta. Eravamo già bagnati, ma gli ultimi 20 km sono stati un calvario, ho bucato la gomma del carrello, impossibile cambiare la camera, non riuscivo muovere le mani erano congelate. Così gli ultimi 20 km li fatti con il copertone alla fine squarciato. Aumentava così il disagio. Meno male che alla fine tutto è stato coronato dall'accoglienza di Giovanni e Enza, una breve visita a casa sua, un saluto ad Alessandro e poi via a Cena in un tipico ristorante della zona.
Come sempre si è ripagati di tutto, tutte le attenzioni erano per noi, davvero un bella serata. Abbiamo parlato dell'UGI con gli amici presenti, del nostro viaggio è del suo significato"
La tappa di oggi è stata molto difficile per i nostri cicloviaggiatori che si trovano ad affrontare pioggia, freddo, traffico e foratura penso che per un cicloviaggiatore sia il peggio, di seguito il racconto di Lorenzo sulla tappa di oggi.
"Oggi è stata una tappa non documentabile, la pioggia battente e i 252 km da percorrere, ci hanno limitato tante pause, anche per mangiare solo merendine.
Oggi a Cubo saranno fischiate le orecchie, ma tanto sono un testone, mentre pedalo dico sempre che devo fare meno km, per non morire di stanchezza, per visitare i luoghi e conoscere il territorio. Ma tra un viaggio e l'altro si dimenticano le difficoltà, poi quando sono in ballo come nella tappa di ieri rifletto sui consigli di Cubo e mi do del paracarro. Ragazzi che fatica. Abbiamo iniziato a pedalare con l'intento di fare strade tranquille, ma qui è impossibile, auto, TIRe buche incredibili.
Una tappa davvero difficile, la strada saliva e davanti a noi si prospettava una tempesta perfetta. Eravamo già bagnati, ma gli ultimi 20 km sono stati un calvario, ho bucato la gomma del carrello, impossibile cambiare la camera, non riuscivo muovere le mani erano congelate. Così gli ultimi 20 km li fatti con il copertone alla fine squarciato. Aumentava così il disagio. Meno male che alla fine tutto è stato coronato dall'accoglienza di Giovanni e Enza, una breve visita a casa sua, un saluto ad Alessandro e poi via a Cena in un tipico ristorante della zona.
Come sempre si è ripagati di tutto, tutte le attenzioni erano per noi, davvero un bella serata. Abbiamo parlato dell'UGI con gli amici presenti, del nostro viaggio è del suo significato"
il mio commento si è perso? riprovo:
RispondiEliminaA lorenzo,partito senza rispettare le promesse, dedico la canzone dei Pooh: "SE IL MONDO ASSOMIGLIA NON SIAMO IN PERICOLO, si puo' ancora ridere, piantare il grano e far bambini......" grazie del tuo Esempio, pero' abbi cura di te, non avete un record di tempo da vincere,
fermatevi un giorno da Fernando e Antonio. un abbraccio
mancanza di testo:
RispondiEliminaSE IL MONDO ASSOMIGLIA A TE ..............