A cura di Paolo Gai
Dettagli
Cartografia: I.G.C. 1:50.000 n. 1 Valli di Susa Chisone e Germanasca
Dislivello: circa 1700 metri
Difficolta': O.C.
Tipo: asfalto 4,48 Km (22%) - sterrato 15,78 (78%)
Periodo consigliato: da giugno a settembre
Effettuato il: 24 Giugno 2016 con Franco Demichieli (senza di lui non avrei mai portato a termine l’anello .. la neve e problemi tecnici mi avrebbero fatto optare per ritornare indietro)
Il Percorso
A pochi chilometri da Torino, nella piacevole Val Germanasca si trova la località di partenza: frazione Trossieri di questa piacevole, ma non banale, escursione in MTB da effettuarsi solamente con condizioni meteo ottimali altrimenti si rischia di dovere ritornare sui propri passi malamente. Da Torino siamo partiti alla volta di da Perosa Argentina da dove si prende la SP 169 per Prali.
Poco dopo
la borgata Trossieri si trova la deviazione per Conca Cialancia. Si può parcheggiare l'automobile sullo slargo che si incontra 200 metri dopo il ponte sul torrente Germanasca (Km 0), E’ un percorso dal notevole dislivello che sfrutta una vecchia strada militare mai ultimata. Secondo il progetto elaborato nel 1938 dal Genio Militare di Torino, essa doveva infatti raggiungere, superando il Passo Cialancia, la zona dei 13 laghi dove era prevista l'installazione di una batteria di cannoni all'aperto.
La strada risale inizialmente il vallone del rio della Balma in un fitto bosco con pendenze mai banali ma ideali per un buon riscaldamento . Lasciate le deviazioni laterali ben segnalate per Pian Faetto (0,71), Serre Giors (1,63), Clot (2,62), Maisetta (3,39) e Cro / Linsard (4,19), si arriva al termine della parte asfaltata (4,5 km).
La strada prosegue ora con lunghi mezzacosta, tra vaste distese di rododendri. Pervenuti al bivio per Alpe Cialancia / Alpe del Lauson (13,93), nei pressi del quale si trova l'omonimo lago, si prosegue tenendo la sinistra con il fondo che tende gradatamente a peggiorare.
Fare attenzione alle slavine che spesso ne ostruiscono parte della carreggiata anche a stagione estiva inoltrata.
Due impegnativi tornanti ed un altrettanto faticoso traverso ci conducono al colletto posto sul costone che scende dalla Punta Lausarot (16,47), oltre il quale si prosegue con un piu' abbordabile falsopiano.
In questa foto si nota la strada che conduce alla Conca Cialancia con evidente il passo Cialancia che dobbiamo raggiungere in alto a destra. Un'ultima fatica nell'affrontare due tornanti ravvicinati e poi al ventesimo km di salita la strada si interrompe bruscamente con uno slargo ideale per fermarsi un attimo riprendere fiato per l’ultima ed impegnativa fatica ma siamo a Conca Cialancia !
La Conca Cialancia è ancora innevata malgrado sia il 24 Giugno sulla destra è ben visibile il passo ed il costone erboso da affrontare per raggiungerlo.
Sopra di noi è ben riconoscibile l'insellatura del Passo Cialancia a quota 2683 (30-40' da Conca Cialancia).
Si consiglia di proseguire sul sentiero che si stacca di fronte per poter ammirare da vicino due piccoli laghetti: il primo si trova sulla destra mentre l'altro e' raggiungibile scavalcando la collinetta che si trova dalla parte opposta.
Ripreso fiato si oltrepassa il rio che alimenta il primo laghetto e coraggiosamente si affrontano le rampe abbellite dai rodondendri con la fedele MTB a spalle o a fianco fino a raggiungere l’evidente sentiero che parte dall’ultimo tornante ma che abbiamo evitato per raggiungere la bellissima conca e non vogliamo di nuovo raggiungere per non dover perdere quota.
Una volta raggiunto il sentiero lo si segue fedelmente con l’obiettivo di raggiungere il colle sempre bici a spalla, ma la fatica viene ripagata dalla splendida vista che si apre una volta raggiunto il passo.
Dal passo la discesa iniziale è subito tecnica, ma mai esposta, e per chi gradisce può rivelarsi molto divertente!! Completata la prima parte di discesa si arriva al incontrare il lago Ramella con il caratteristico mortaio ancora sistemato presso le proprie rive.
La discesa prosegue in mezzo ai prati fino ai baraccamenti “Caserme Perrucchetti”, da qui si può scegliere di risalire il costone che aggira il Cappello d'Envie (tratti non ciclabili) fino all’arrivo degli impianti sciistici provenienti dalla sottostante Prali per poi sfruttare il divertente bike-park oppure scendere direttamente in paese tramite uno splendido sentiero che parte proprio dalle caserme abbandonate (la traccia GPS riporta questa scelta).
La prima parte di discesa è parecchio ripida poi poco per volta la pendenza diminuisce e risulta sempre più piacevole fino ad incontrare una strada interpoderale di recente costruzione che ci conduce a valle fra ameni pascoli e boschi .
Un volta giunti a Prali non resta che armarsi di santa pazienza ed immettersi sulla Provinciale della Val Germanasca per percorrere in veloce discesa i quasi 15 km che ci separano dalla macchina.
Anche questa è andata... ma è una escursione che consiglio vivamente di non fare da soli e soprattutto con condizioni meteo perfette altrimenti è facile trovarsi in mezzo alla nebbia per le nuvole che provengono dalla pianura vicina
Dislivello: circa 1700 metri
Difficolta': O.C.
Tipo: asfalto 4,48 Km (22%) - sterrato 15,78 (78%)
Periodo consigliato: da giugno a settembre
Effettuato il: 24 Giugno 2016 con Franco Demichieli (senza di lui non avrei mai portato a termine l’anello .. la neve e problemi tecnici mi avrebbero fatto optare per ritornare indietro)
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