È un bel torrente il Malone. È bello nella valle che ne porta il nome. Ma non diversa è la condizione nella zona pedemontana, dove attraversa un apprezzabile lembo di campagna. Più a valle, nella pianura, la densità di infrastrutture rende il paesaggio meno accattivante, ma anche qui il Malone trova il modo di tratteggiare angoli pregevoli. Come il riflesso nell’acqua della Fruttuaria di San Benigno, o l’area della confluenza nel Po, tutelata da una riserva naturale. Un torrente ancora discretamente integro, come testimonia la fitta vegetazione che avvolge l’alveo per gran parte del corso.
Uno sguardo alle mappe ne evidenzia l’elevata sinuosità, segno di una presenza non eccessiva di interventi di difese spondali artificiali e interventi di rettificazione. Un torrente ancora libero di disegnare il suo corso e arricchire il paesaggio della pianura. Tuttavia, a differenza di quanto sta accadendo nella zona di montagna, interessata da un’importante opera di recupero della viabilità pedonale, la zona pedemontana e di pianura è priva di un progetto di recupero e valorizzazione sostenibile, in grado da un lato di contrastare il degrado e dall’altro di favorire una
fruizione intelligente e consapevole. Le opportunità ci sono. Una linea ideale che colleghi il Monte Soglio al Po, i sentieri della montagna a VENTO, l’infrastruttura verde che collegherà Venezia e Torino. Restituire il Malone alla popolazione rivierasca. Malone Beach, natura, acqua pulita e spiagge a chilometro zero.
Questo è lo scopo dell’incontro di Front, sabato 17 Novembre 2018, Municipio di Front, ore 09:30 - 13:00
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Leggi l'articolo nella sezione proposte di Viaggio di Toni Farina
"Tra Banna, Orco e Malone" pubblicato il 13 Gennaio 2017
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