Racconto di Lorenzo Spanò
Siamo a maggio e in Sardegna, a Torino ci sono temporali, ma la temperatura è più mite. Ci prepariamo, non siamo in albergo, cerchiamo di lasciare tutto in ordine, ci aspettano per la colazione Mavi e Renato ci fanno assaggiare diversi tipi di marmellate fatte da loro, tutte molto buone, ma quella di cachi l'avrei finita tutta, buonissima.
Ho notato come riescono a mettere a proprio agio le persone, non è pregio di tanti. È ora di muoversi, Renato ci accompagnerà per bel tratto di strada, un pochino di sole una foto, salutiamo Mavi e poi via verso l'ultimo obbiettivo.
Scendiamo velocemente su Bosa Marina, l’attraversiamo, ci sono poche persone, tante di queste case vengono aperte solo nei periodi estivi. Renato ci anticipa e ci prepara ad affrontare le asperità della strada che sono tante, conosce il territorio e mi descrive ogni anfratto, dalla Torre argentiera alle insenature naturali.
Arriviamo in una zona dove nidificano e sono presenti i Grifoni, mi dice che con questo tempo è facile vederli in volo. Passa qualche minuto ed ecco una coppia sopra di noi, sono enormi, hanno un'apertura alare di circa due metri.
Li osservo e cerco di fotografarli, neanche un colpo di ali, rimangono sospesi, sfruttando le correnti, la natura mi affascina e questa sembra proprio la perfezione.
Pedalando Renato riesce a descrivermi alcuni tipi di piante e il loro antico uso. Arriviamo nel punto più alto, da li in avanti discese, e successivamente dolci saliscendi che ci porteranno ad Alghero.
Salutiamo Renato, lui tornerà a Magomadas, i primi successivi km mi fanno sentire orfano del suo sapere. In lontananza sempre più chiara la vista di Capo Caccia, ecco Alghero, sono le 12, in piena tabella di marcia.
Erano molti anni che non passavo da Alghero, sempre bella, secondo me ancora migliorata facciamo un giro tra i suoi graziosi vicoli.
Oggi festeggiano il ventennale della nascita del parco, la cittadina è tutta addobbata nelle vie sono sospese gabbie colorate aperte a simbolo di libertà.
Questi sono momenti importanti e c'è molta partecipazione. Ci fermiamo a mangiare un panino e un trancio di pizza in una focacceria, tutto buono. Poi una successiva sosta per un caffè e ci dirigiamo su Porto Torres, ancora 38 km e il nostro Tour in Sardegna sarà concluso, i primi 20 km ci troviamo ad affrontare per l'ultima volta il nostro compagno di viaggio, "Il vento freddo di Maestrale.
Malgrado si pedali contro vento e con continui dolci saliscendi, abbiamo freddo. Finalmente superiamo i limiti del Monte Casteddu che separa la zona di Santa Maria la Palma e la strada che stiamo percorrendo. Adesso il Maestrale ci soffia alle spalle, gli ultimi 18 km sono stati una volata.
Ecco Porto Torres, sono le 14.30 beviamo qualcosa, chiamo Antonio e Grazia, amici che si sono trasferiti qui a Porto Torres, sono fuori per un impegno, scrivo a Grazia e rinviamo l'abbraccio a questa estate. Squilla il telefono, è Renato, mi chiede come è andata, lo rassicuro, un altro gesto di attenzione che mi ha fatto davvero piacere.
Giro veloce una foto alla Chiesa di San Gavino, acquisto di dolcini e cibarie da portare a casa e ci dirigiamo verso il porto. Sono le 17.30 le operazioni d'imbarco iniziano alle 18.30, cerchiamo un riparo, Il vento è davvero freddo, comincio a tremare e non vedo l"ora di essere al coperto e sotto una doccia bollente. Guardiamo le previsioni domani a Genova ci attende una forte pioggia e a Torino freddo di tramontana. Speriamo sia davvero. l'ultima coda dell'inverno anche se siamo già a primavera inoltrata.
Giusto fare l'analisi di questa esperienza in Sardegna, a grandi linee il programma di Giorgio è stato rispettato, le poche modifiche del percorso, sono state fatte per le avversità del tempo, abbiamo visitato territori bellissimi, alcuni sicuramente da rivedere con soste più lunghe.
Adesso torniamo al nostro quotidiano, ci siamo presi un po' di spazio, abbiamo pedalato sentito l'aria sul viso, forse anche troppa, ma questa e la nostra passione, salite e discese con lo sguardo sempre a nuovi obbiettivi. Adesso ci godiamo le nostre famiglie. Un paio di giorni e ci mancherà anche il Maestrale.
Riflessioni e pensieri dei miei compagni di viaggio:
TOM - È stato bellissimo, porteremo questo viaggio sempre nel cuore. " TANTA ROBA".
TOM - È stato bellissimo, porteremo questo viaggio sempre nel cuore. " TANTA ROBA".
GIORGIO - La passione per i ciclo-viaggi è insita in me da tempo, il primo viaggio nel 2013 per ricordare un caro amico che ci ha lasciato troppo presto durante un'escursione in montagna, il cammino di Santiago de Compostela. Da allora ad oggi ho vissuto sette meravigliosi ciclo viaggi, l'ultimo in compagnia di Tom e Lorenzo il quale attraverso i suoi post riesce a trasmettere lo spirito e le emozioni provate, cosa che io non ho mai fatto, tenendole sempre per me, ma grazie alla lettura dei suoi post sento il desiderio di provare in futuro. Un grazie particolare a Tom e Lorenzo che hanno condiviso con me questo viaggio e a tutte le persone incontrate nel nostro tour, le porterò sempre nel cuore.
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