Quarta tappa Ferrara - Mantova (98 Km)
Dopo una abbondante colazione il sole è già alto e vogliamo salutare a modo nostro l'amico Lamberto, dedicandogli questa foto fatta nello stesso punto dove lui purtroppo ha incontrato la pioggia.
Il percorso, per il primo tratto, non prevede di tornare sul Po, ma di costeggiare il Canale di Burana, da cui prende il nome l'importatissima omonima Bonifica. Appena usciti dalla città imbocchiamo subito un lunghissimo viale con filari di pioppi che affianca appunto il canale Burana che fa parte di un percorso circolare del Grande Anello del Burana.
In questo tratto il percorso è caratterizzato da sporadici casotti per la pesca con le relative reti. Ad un certo punto si oltrepassa un ponte e il panorama cambia di nuovo.
Siamo in aperta campagna e i colori della primavera inoltrata sono vividi e contrastano con i colori dei papaveri e delle nostra attrezzatura da viaggio.
Questo lembo di terra che si trova esattamente al punto di confine delle tre regioni, è terra di confluenze di fiumi (Panaro nel Po) e di grandi opere di bonifica dell'uomo che ci riservano un susseguirsi di passaggi su ponti, che obbligano ad un cambio di paesaggio repentino, come questo passaggio sul Cavo Napoleonico. Stiamo quasi per ritornare sul nostro grande amato fiume.
Poco dopo la confluenza del Panaro nel Po si incontra il Polo idrico Pilastresi, che ha la principale funziona di regolare gli scambi d'acqua tra il territorio e il fiume Po.
Una imponente opera che non passa di certo inosservata, un impianto che è definito una dei più importanti d'Europa, ha un suo fascino che attrae inevitabilmente la nostra attenzione.
Siamo nel territorio di Stellata poco più avanti troviamo l'omonima Rocca. Con la sua posizione strategica sul Po fu edificata dagli Estensi nel 1362. La Rocca Possente di Stellata coincide esattamente con l'intersezione delle tre regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Qui con un sol colpo di pedale si passa da una regione all'altra.
Si torna sul grande fiume alcuni di questi paesaggi che oggi ci fermiamo a fotografare un domani ci resteranno per sempre nel cuore.
In questi momenti ti chiedi veramente se altre importanti ciclovie d'Europa molto più blasonate, su fiumi molto conosciuti hanno veramente qualcosa da invidiare al nostro grande fiume.
Osservando queste darsene di attracco, puoi soltanto immaginare quanto possa essere bello navigare sul fiume per godere di una esperienza a 360 gradi da un'altra prospettiva.
Ed eccoci di nuovo ad una importante e imponente opera dell'uomo per dominare le acque. L'impianto di Moglia di Sermide, stabilimento idrovoro La Gonzaghese risalente al 1907 che fa parte del Consorzio di Bonifica Terre dei Gonzaga in Destra Po.
Un opera imponente, che si staglia nel paesaggio con le sue alte ciminiere, a questo link potete ammirare un video delle riprese aeree degli stabilimenti idrovori di Moglia di Sermide.
E' arrivato finalmente il momento di una pausa, e di un ritorno alla fanciullezza, anche se, a dirla tutta, le emozioni regalate dal nostro pedalare insieme è una continua emozione di spensieratezza che ci riporta al nostro essere bambini.
Una amorevole sosta per il pranzo, con scambio di inattese e gradite effusioni (non tanto, si direbbe dalla espressione del volto di Beppe, ndr).
Ed è il momento di tornare a godere di questa splendida Destra Po che ci accompagnerà sino a quando la abbandoneremo a favore del Mincio.
Le grandi opere irrigue non sono finite, rimaniamo di nuovo colpiti dal'impianto di Sabbioncello, siamo già in provincia di Mantova. L'impianto fa parte della bonifica di Burana e alimenta un reticolo di canali per un bacino di circa 50.000 ettari nelle province di Modena, Mantova e Ferrara al servizio delle colture di pregio del territorio e a fini ambientali.
Siamo all'altezza dell'Isola dei Caimani (nella foto dietro a Beppe) sulla quale purtroppo si trovano pochissime informazioni sul web, se qualche lettore avesse più informazioni a riguardo lo scriva nei commenti.
Ammiriamo gli ultimi panorami del fiume Po prima di iniziare a seguire le orme del Mincio in direzione Nord-Ovest verso e Mantova.
Come qualsiasi viaggio in bicicletta che si rispetti non poteva mancare una foratura, è il momento di una sosta tecnica per sostituire la camera d'aria. Ecco Lorenzo e Beppe all'opera (qualcuno doveva pur fare le foto).
Ed è arrivato tristemente il momento di abbandonare il Po, che per ringraziarci e per salutarci concede alle nostre fotocamere quest'ultimo capolavoro della natura.
In questo ultimo tratto il Mincio rimane molto riservato e nelle retrovie. Quasi non ci si accorge della sua presenza, si passa di fianco al canale Fossetta, ma anche il Mincio da queste parti è poco più che un canale.
Una svolta verso Nord in direzione Mantova e si arriva laddove il fiume Mincio si allarga a dismisura e diventa prepotentemente Lago, il Lago Vallazza.
La fauna di questa meraviglia attira subito l'attenzione dell'assetata fotocamera di Lorenzo. La ciclabile è lì di fianco, elegantemente immersa nella natura, quasi ad accarezzare le rive del lago.
E' tempo di una sosta per cercare una sistemazione per la notte, chissà se riusciremo ad essere così fortunati come nelle precedenti tappe.
Quello che colpisce particolarmente non è solo l'interno, ma la sua posizione, direttamente con finestre vista Piazza Sordello, una delle piazze principali della città.
Una tappa tutta tra canali, Dighe storiche costruite per la grande bonifica pedalato tra un argine e l'altro. Abbiamo attraversato parchi e oasi naturali, attraverso percorsi ciclabili. Poi il grande fiume, il Po! Silenzioso, affascinante, tranquillo, ma in alcuni tratti si scorgono i segni delle piene, pensarci ti mette timore, è maestoso, osservare le anse, gli argini di contenimento e i borghi sottostanti con le case e i cascinali ordinati ti fa pensare all'attaccamento delle persone al proprio territorio. Difficile percorre tutti quei km lungo il grande fiume senza pensare alla storia e alle terribili alluvioni. Abbiamo lasciato il Po per avvicinarci al Mincio, che nell'ultima tappa percorreremo fino a Peschiera del Garda, meta finale del nostro piccolo viaggio. Ultimi canali, oasi naturali e tante soste per immortalare scorci, fauna e flora acquatica. Poi il Mincio, in quel punto sul lago, imperioso, bellissimo!
Vediamo cosa ci aspetta domani, sono gli ultimi km ma c'è ancora tanto da vedere.
Relive Terza Tappa
Il Percorso
Scarica qui il file GPX file del percorso su bikemap.net
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