Un elogio alla mancanza di GPS, e perché
no – esageriamo - anche alla mancanza di mappa cartacea. E del
conta-battiti, del conta-respiri, del conta-pedalate, del
conta-curve, del conta-tutto. Ché alla fine non conta più
l’intorno, e i dettagli ci sfuggono. Come ci sfugge il tempo, che
passiamo a fissare rapiti gli aggeggi digitali attaccati al manubrio
della bicicletta.
Nessun consiglio…
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